In realtà il fatto è che avrei voluto riuscire ad aggiornare il sito direttamente da Hanoi, ma non mi è risultato possibile.
Il "piano B" prevedeva, quindi, di incominciare una serie di dettagliati resoconti, non appena, per così dire, aver toccato terra in Italia (e il tasto di accensione del mio Mac).
Purtroppo ci si è messa di mezzo un'influenza, che mi ha steso per una settimana e, seppure logorata, non sembra voler mollare neanche all'inizio dell'ottava ripresa.
Già, perché, appena tornato da un viaggetto da 28 ore, scopro non solo di avere l'influenza, ma anche che in Vietnam, e proprio ad Hanoi, si sono verificate diverse morti causate dal virus dell'influenza dei polli...
A proposito di questa influenza, ho cercato di saperne di più, consultando i siti della BBC e dell'OMS, ma quanto si riesce a capire è piuttosto poco: che dopo due settimane dalla morte di diverse persone ad Hanoi, si accerta che alcune di queste presentavano tracce del virus H5N1 dell'influenza aviaria e che, nel frattempo, è scoppiata un'epidemia negli allevamenti di due provincie del Sud (oltre che in Corea, Giappone e Taiwan). Assai difficile risulta capire come possa capitare di ammalarsi ("a stretto contatto con polli infetti"... vivi o anche morti? sembrerebbe solo se vivi), anche se assicurano che "non sono noti casi di trasmissione diretta tra esseri umani", rassicurandoci, poi, che, se così fosse, ci troveremmo con qualcosa di molto peggio della Sars. Resta ancora da capire come possano essere collegati dei casi isolati di influenza aviaria tra esseri umani ad Hanoi con un'epidemia tra i polli del Sud (sarebbe come cercar di far risalire un decesso a Milano a una malattia che ha colpito un allevamento in Sicilia).
Dopodiché, i morti accertati per influenza aviaria rappresentano solo una parte di coloro i quali sono comunque morti per influenza in Vietnam.
P.S.: interessante notare che la "cunetta" è ancora lì.
Categoria: Viet Nam, informazione
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